Depurazione acque


  • Le sostanze disciolte che devono essere depurate si dividono in sostanze di tipo:

    Naturale:

    • ferro e manganese;

    • idrogeno solforato;

    • i solfati.

    Antropico:

    • metalli pesanti;

    • micro inquinanti;

    • ammoniaca, nitriti e nitrati.

  • I metodi di rimozione di queste sostanze possono essere di tipo fisico, chimico, o biologico, in base alla tipologia delle sostanze da eliminare.

    Tutte queste azioni mirano a garantire all’acqua depurata, idonee caratteristiche:

    • fisiche: temperatura, conducibilità elettrica e ph;

    • organolettiche: torbidità, colore, odore e sapore;

    • chimico-biologiche: durezza, salinità, carico organico e microinquinanti.

 Addolcimento

  • La durezza di un’acqua indica il contenuto dei suoi ioni metallici bivalenti. La durezza non contrasta con la potabilità dell’acqua, né crea dei problemi per il suo utilizzo, ma può provocare formazioni calcaree, che vanno a danneggiare rubinetti, lavastoviglie, caldaie, impianti di riscaldamento e altri strumenti che utilizzano l’acqua. Il trattamento che provvede alla rimozione di questi ioni, e, dunque, della durezza, è chiamato addolcimento.


    Esistono due principali metodi di azione:

    • metodi per scambio ionico: che consiste nella sostituzione di catodi di calcio e magnesio, con catodi di sodio, maggiormente solubili, anche ad alte temperature;

    • metodi per precipitazione, tra i quali il famoso metodo calce-soda.